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USO OTTIMALE DELLE ERBE MEDICINALI

La fitoterapia moderna ha come obiettivo l'utilizzo di piante sicure, efficaci e con scarsi effetti collaterali attraverso una serie di studi con i quali individuano ed isolano i principi attivi, il loro effetto, il meccanismo d'azione e la tossicità. Oggi i prodotti fitoterapici oltre ad essere esenti da contaminanti (pesticidi, metalli pesanti, sostanze tossiche), per legge devono avere concentrazioni di principi attivi costanti, in modo da garantirne l'efficacia. Però la fitoterapia non deve essere considerata come una medicina priva di rischi solo perchè è di origine vegetale. Infatti non tutto ciò che è naturale è innocuo. Vi cito il caso di un giovane a cui era stato consigliato di assumere semi di ricino a scopo lassativo. Dopo l'ingestione il paziente andò al pronto soccorso per un grave stato di shock. Il ricino prende il nome latino di RICINUS COMMUNIS dove ricinus significa zecca ed è chiamato così a causa della somiglianza del suo seme con il piccolo parassita. La pianta di ricino è famosa per due motivi: per le sue qualità medicinali e per le sue proprietà estremamente tossiche se non addirittura mortali. Se ingeriti sono velenosi. Eppure il ricino viene normalmente coltivato proprio per l'estrazione dell'olio dai suoi semi. L'olio di ricino è da sempre usato come lassativo naturale;  chi se lo ricorda era molto usato in Italia ai tempi del fascismo. Di contro i semi in particolare se assunti possono provocare la morte e pensate che al mondo non esiste un antidoto in grado di contrastare gli effetti mortali di questo seme. Tutto ciò è causato dalla RICINA, una potente citotossina naturale che viene estratta durante il processo di spremitura a freddo. Abbiamo sottolineato che le erbe officinali sono dei veri e propri farmaci naturali poichè contengono delle molecole che interagiscono con il nostro organismo. Ma le piante officinali, rispetto ai farmaci di sintesi, sono più maneggevoli e raramente hanno gravi effetti collaterali indesiderati. Questo avviene perchè le erbe medicinali contengono un complesso di numerosi principi attivi definito "totum vegetale". Infatti tutte le sostanze attive sono reciprocamente importanti e proprio dal loro equilibrio dipende l'azione farmacologica di ogni pianta medicinale. Ma come facciamo a portare fuori dalle piante medicinali questi principi attivi contenuti nelle foglie, nelle radici, nei semi? Quali sono i metodi di estrazione e come li utilizziamo nella quotidianità? Nell'ultimo secolo ci è venuta incontro la farmaceutica che ha sfruttato la chimica. Usiamo delle vere e proprie forme farmaceutiche che sono liquide come le tinture madri, gli estratti e le tisane, o solide come le compresse e le capsule....(continua la prossima settimana)